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Gentilissimi
visitatori,
Spero abbiate gradito la visita a questo sito Web.
Vi
ringrazio per la Vostra cortese pazienza nella visualizzazione delle immagini.
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l.diletti@virgilio.it
Il
racconto di Leandro Diletti va ben oltre i contenuti delle belle foto, dei bei paesaggi,
dell'impeccabile composizione,
dello studio delle luci e dell'appropriata posizione dei modelli.
Il lavoro di Diletti è un "inno" a Colui che ha creato certe bellezze, portate poi con bravura sulla pellicola.
Ogni immagine è la sintesi di un'emozione particolare, di uno speciale momento "sentito",
di una commozione vissuta; la rivelazione di una sensibilità non comune.
E così, da una persona che da anni vive immersa nell'arido mondo dei numeri
e nella fredda logica della Economia aziendale, abbiamo una
grande
lezione di amore e di gratitudine verso Colui che ha creato tutti noi e ciò che ci circonda.
Rag. Gianfranco Marzetti ( fotografo )
|
Sono
immagini nitide, ordinate, a volte perfino estetizzanti: si va
dal pittoricismo intensamente cromatico dei paesaggi
a vere e proprie analisi del movimento dei corpi (dalle nuvole alte a
spore di dente di leone alle statue che si slanciano in alto).
Sembrano tutte allusioni a qualcosa che si libra al di sopra
della gravità terrena. La cultura letteraria parlerebbe in
termini di allegorie moderne, ma qui è assente l'inquietudine
insita nella cultura del Novecento ed oltre.
Leandro ci presenta un microcosmo lieve e leggiadro. Avvicina l'occhio e la
mente ad una natura terrestre e celeste (mai separate). Un mondo vicino alla
creazione, lui direbbe; ancora bello, senza la disturbante presenza dell'uomo.
Un uomo che non è mai protagonista, ma unico e privilegiato destinatario di
un luminoso sentimento di armonia (oh, arcano progetto!). Così
le passioni umane sembrano perdere le loro "insostenibili pesantezze
dell'essere" e si diluiscono nell'anima dell'universo.
Sui
passi di San Francesco, ma anche di Giordano Bruno: della bellezza della
natura e dell'infinità dei cieli, ma senza le inquietudini dell'uomo moderno.
"E il
naufragar m'è dolce in questo mare".
Con stima e
affetto,
prof.
Massimo Scarponi ( filosofo e letterato )
|
Ho appena visitato il suo sito e l'ho trovato emozionante.
Purtroppo sono sempre in ufficio e specie in inverno non
arriva molta luce dall'esterno ..... per questo volevo
ringraziarla: le sue foto sono una finestra aperta ai sogni!
Rag. Barbara Nespeca
|
............
, anche se le mie preferite sono quelle dei <
particolari > .... il salice piangente o semplicemente le
ciliege
della Val Tesino ........ , le dirò, davvero curiose quelle
fatte nell'orto botanico del prof. Maroni.
Per riuscire a fotografare le ciliege di sicuro lei avrà
visto qualcosa di particolare, qualcosa di unico che non
voleva far sfuggire ... e ciò è possibile solo se si riesce
ad apprezzare fino in fondo tutte le bellezze che madre natura
ci regala ogni giorno e che spesso noi nemmeno ce ne rendiamo
conto o, cosa più frequente e grave, " il tutto ci
sembra ci sia dovuto e tutto passa per scontato ".
Rag. Antonella Spinozzi
|
Caro Leandro, complimenti molti in generale, ma soprattutto per il tono
coraggioso della serie < Contemplare l'Eterno >: in
genere trovo tanta retorica sull'argomento, e troppe
sdolcinatezze - ovvero ignoranze - nelle citazioni bibliche.
Mi prendi in un momento in cui per me la tua interpretazione
del silenzio significa molto; mi piace in particolare lo
scatto che hai chiamato proprio "il silenzio",
perché trovo che il nitore dell' immagine, assieme alla
determinazione della tonalità azzurra che hai giustamente
prescelto a comunicarci profondità e insieme fiducia nell'
Essere e nella Grazia, sia lo specchio adeguato delle parole
che citi e viceversa; in una bella e coraggiosa sfida
intellettuale nell'epoca delle parole vuote e del vuoto.
Similmente apprezzo il coraggio col quale non nascondi la tua
Fede, in un momento storico che - troppo lento a morire - da
tempo chiede vergogna e sottomissione a chi ha qualche altro
riferimento, oltre la sua bella persona. Di più: ammiro
l'antiretorica che ti fa scegliere ( in un paradosso solo
apparente ) proprio la Parola per negare le parole.
Con affetto
prof.ssa Maria Maistrini ( filosofo )
|
La
sensibilità di Leandro Diletti, insieme con la sua capacità
tecnica e la forte passione per l'arte fotografica, fanno
della macchina un potentissimo strumento di comunicazione di
stati d'animo, percezioni intime.
La grandezza delle fotografie riportate in questo
sito sta nel trasmettere, non solo agli esperti, ma anche a
chi non si intende di materia fotografica, la sensazione di
serenità e pace che, osservando la natura pervade l'animo
dell'autore, nonché l'amore per i luoghi in cui è nato e
vive. La gioia che l'autore prova nel cogliere questi
splendidi attimi sembra essere la forza stessa che lo spinge a
fotografarli.
Dott.
Simone De Santis ( Economista aziendale )
|
Carissimo
Leandro, ho visitato il tuo sito fotografico e ...............
tu sei riuscito a esprimere nell’arte visuale quello che
senti e vivi e che, a volte, non esprimi verbalmente per
riservatezza. Questa forma é accessibile a tutti, alla gente
semplice e anche a quelli che sono letterati. Solo pensare che
nella storia della chiesa la pittura e le immagini entrano
perché sono la catechesi dei poveri. Tutti potevano essere
evangelizzati nelle scritture per mezzo delle immagini. La
stessa cosa sono le icone dell’oriente. Le tue foto mi hanno
lasciato un sapore de bello, di voglia di infinito, di eterno
e allo stesso tempo de misterioso e perché no: un velo di
tristezza.
I " momenti di vita - linee e forme - paesaggi " ti
obbligano a partire, a decollare, ad andare oltre
senza volerlo; decolli e ti ritrovi a fare tuo quel
sentimento che appena nato a partire dall’immagine.
Complimenti.
Ma
di tutte le foto io ho scelto la foto <Ringraziamento>
che tu commenti con lo scritto di Lanciagloriosa L.
“mia dimora”. Come
sei riuscito a captare questo sentimento?? Quel
viso delicato della tua sposa con un velo di sofferenza e
marcato da due rughe parallele e verticali....dicono una vita
e quell’indice della mano che tocca la punta della spina in
Gesú sembra dire....." lo so che cosa é questo..., lo
so che cosa é stato per te... ". Oltre a questo, quel
braccio fa una cosa solo con la statua.... a tal punto che tu
non sai più chi é il Cristo oggi se lei o lui, ma quegli
occhi abbassati dei due ti obbligano a mettere i piedi sulla
terra perché il Cristo oggi sta qui e non nel cielo.... perciò
vince lei ”
avevo voi fame, avevo sete, soffrivo...” dice Gesú nel
vangelo. Vorrei farne un quadro perché tutte le volte che vedo questa
foto mi obbliga a una meditazione.
Giò
Pizzetti ( Padre in Brasile )
|
Complimenti prof.!!!
Ogni foto è una piccola epifania
dell'assoluto che ci circonda, ma che ormai non siamo più in
grado di percepire, perché i nostri occhi non sanno più
guardare...
La dimensione orizzontale, che si
staglia come un'enorme linea curva, perimetro della sfera
celeste, s'interseca con la dimensione verticale,
rappresentata dalle massime altezze del cielo, forse
infinite... Tra queste dimensioni l'uomo appare piccolo, ma in
grado di contemplare per qualche attimo la verità che si cela
nella propria esistenza...
Complimenti prof.!!!
Le tue foto ci mettono a confronto
con noi stessi e con ciò che troppo spesso ignoriamo:
l'Assoluto.
prof.ssa Mara Marini ( Latino e Greco )
|
Ho visto
il suo sito: è veramente pieno di passione e sentimento.
Non mettevo in dubbio che dietro a quel professore
burbero, che si "divertiva" ad inserire trabocchetti nei
compiti, si nascondeva un animo estremamente sensibile e
profondo.
Le sue foto sono stupende, riescono a cogliere
particolari che, con la frenesia d'oggi, sono ormai svaniti
dalla nostra attenzione. Catturano un istante che non si
ripeterà mai più, perché sarà sempre diverso.
Rag. Ylenia Vaccarini
|
Mi piace il senso di rispetto ed ammirazione per la natura che
emanano le sue fotografie..
Mi piace molto perché sembra
racchiudano dei mondi silenziosi dove l'uomo vuol perdersi.
...Arrivederci...
Miriam Ognibene
|
Grazie! Grazie di cuore per avermi concesso l'onore di vedere le
foto raccolte nel tuo sito. Dire che siano belle, perfette, è
assolutamente riduttivo. Ho provato, nel guardarle, un'emozione
indescrivibile ed ho pianto. Esprimono esattamente il tumulto
interiore che io personalmente provo davanti a quei paesaggi,
quei colori, quei profumi... sì perché pare di sentire anche
quelli. Sono un inno alla vita e alla meraviglia del Creato.
Mettono in luce il tuo animo sensibile e attento a ciò che ti
circonda. Grazie ancora. Buon lavoro.
Nadia Raimondi @tamari@
|
Lontano, in una oscurità sconosciuta e familiare, perso in una
distesa di tenebra, prigioniero di una dimensione che confonde e
turba il mio essere, una Luce .... un incontro inaspettato,
atteso, sospirato, desiderato. Lui ed io, così vicini e
distanti, ma entrambi tormentati da un'indicibile agonia del
cuore. Toccare le ferite dell'umanità e percepire il sottile e
pungente dolore di un chiodo, lo squarcio fatale e funesto del
cuore, di un amore immortale e infinito che lentamente
inesorabilmente fa scorrere sul mio volto una lacrima,
commozione e pentimento di un remoto passato. E io, gemendo nel
dolore, invoco Te, porto sicuro per un navigatore inesperto,
facile preda della tempesta del Buio.
io...Tu...Signore...così piccolo e così alto...uniti dall'eterno
e fugace destino
Poesia dedicata all'immagine di
questo sito " il chiodo " della
prof.ssa Rita Di Teodoro ( Italiano e Latino )
|
Foto veramente fantastiche, tutte, ma in special modo,
"paesaggi" e "particolari" (ma si tratta solo di preferenze
personali) riescono a portarmi quasi fisicamente nei luoghi
immortalati ed questo che secondo me differenzia una foto
"piacevole da vedere" da una foto "bella da vedere e da
gustare"; ogni scatto emana contemplazione, amore per la natura
e apprezzamento per il bello.....che dire, grazie e ancora tanti
complimenti!!!!
Enzo Carsetti di Matelica
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Ho “letto” un po’della tua storia .. attraverso le tue foto nel
tuo sito web fotografico.
Devo dire che non mi ha stupito più di tanto, nel senso che
avevo già percepito il tuo essere “diverso”, la tua cultura,
la tua genialità. Le tue foto e gli scritti che posti hanno
confermato la tua professionalità,
il tuo genio fotografico,L'amore che metti in ciò che fotografi
senza deturpare la bellezza “donataci” ... .
Tutto il sito Web parla un po’ di te e di quello che la tua
passione riesce a fare
Non lo fai per lucro, ma solo per amore di ciò che fai e questo
ti rende un grande!
Hai
stima e elogi da tutti ma tu sei rimasto te stesso senza
esalazioni per ciò che sei in grado di fare
e questo ti rende ancor più merito .
Loretta
Davi di Matelica
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Ciao Leandro. Osservo le tue foto. Davvero artistiche, plastiche
e vigorose nei contrasti. Grande!!! Buona giornata.
prof. Edoardo Vecchiola
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