Contemplazione

Home Informazioni Galleria fotografica Links Commenti

 

Temi                      

Contemplare l'Eterno

Momenti di vita 1

Momenti di vita 2

Linee e forme

Paesaggi 1

Paesaggi 2

Particolari

La strada di Jonathan

 

Foto altri luoghi

Fotografi amici

Chiese - Churches

 

Usato - Used

 

indietro   avanti

Ringraziamento

Nella mia dimora, abitante o recluso,

una casa, molte stanze, la più grande è la mente.

La più angusta è senza luce, non riesco a demolirla,

occupata da una figura d’uomo, ricurvo, polsi stretti da catene pesanti.

Come un animale ferito guardo il cielo, incerto…. se ribelle o domato.

Ribelle, per il veleno istillato da sogni d’uomini,

m’infrango allo stesso modo: sepolto da macerie di uomini contro.

Domato, comprendo il soffrire del debole e la paura del potente,

il senso e la demenza, il calore e l’indifferenza,

la dignità e il servile, la mitezza e la violenza

Resistere, perché?! Se il giudizio è: colpevole!

Se vedo, io pure, i contorni della mia colpa.

Ho disertato le stanze, spaziose e soleggiate,

sono penetrato nella stanza senza luce, in silenzio.

Ho indossato la mia abitazione di carne come il vestito della festa,

le catene sono ornamenti, non sono più pesanti …. L’eredità, infine, accolta.

Resterò per il tempo della pena, che finirà forse presto.

Mani incerte, tremanti, scalfiscono appena le alture.

Una mano d’ uomo, protesa, ferita, dolorante, divina le incontra … si stringono.

Ruscelli di sangue di mondi orgogliosi, nemici, resistono, impetuosi, non tracimano.

Ruscelli di luce confluiscono, un’onda si forma … amore che và e non ritorna,

travolge gli argini di mondi, ora, stupendi, li inonda, …. dà gioia profonda.

Finalmente domato, non ti resisto, mirabile sconosciuto!

Sei venuto fra i morti a risanare le sorgenti.

L’umanità in affanno ha di nuovo un’ origine, una fine, un’attesa.

La scala da salire, dura e antica: è la vita.

Dal lucernario, le ombre della sera invadono la mia dimora,

segmenti di luce resistono, luce sincera, morente … ora … eternamente presente.                                                  

MIA DIMORA - Testo di Lanciagloriosa L.

 

 

Pensa che per tutta la settimana santa ho sulla mia mesa quella bellisima foto di tua esposa che tocca lo spino di gesú , uno spino della corona di Gesú sulla croce. E´la mia meditazione diaria perche il crocifisso e l'espressione sua mi parlano da soli. Una croce che non era sua, ma glielo hanno dato gli uomini, il peccato degli uomini. I crucificados di oggi devono vedere in quel crocificado la resurrezione, la propria resurrezione.

 di Gió Pizzetti